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6. Verifica eventi di predazione a carico del bestiame domestico
6.1. Raccolta dati.
La raccolta dei dati si è basata sulla creazione di una rete di collaborazione e comunicazione tra i
vari organi istituzionalmente competenti alla gestione del patrimonio faunistico e degli eventi di
predazione. Sulla base di questa collaborazione ufficiosa, il personale tecnico del progetto di
ricerca sul lupo ha potuto effettuare sopralluoghi nelle località in cui si sono verificati eventi di
predazione al fine di raccogliere informazioni sulla presenza del lupo in tali aree e sulla sua
effettiva responsabilità. Il personale di progetto ha inoltre avuto accesso ad una rete informativa
"non ufficiale" che ha consentito di raccogliere dati anche in riferimento a tutti gli eventi che per
varie cause non sono stati ufficialmente denunciati al servizio veterinario dei distretti ASL
territorialmente competenti.
6.2.Procedure operative adottate.
I sopralluoghi sono stati effettuati normalmente entro le 24 ore dalla segnalazione dell'evento.
Nel corso del sopralluogo si è provveduto a :
raccogliere anamnesi sull'evento da parte dell'allevatore;
verificare direttamente tipologia e modalità gestionali dell'allevamento con
particolare attenzione a livello di benessere e custodia degli animali, presenza di
misure di prevenzione (recinzioni, cani da guardia e/o da difesa);
verificare corrispondenza delle informazioni fornite dall'allevatore con gli elementi
riscontrabili in loco (data presunta dell'evento, custodia degli animali ecc.);
necroscopia delle carcasse;
ispezione del sito dell'aggressione e dell'area circostante alla ricerca di tracce e segni
che possano consentire di riconoscere il responsabile dell'aggressione e/o del
consumo;
verificare presenza e condizione di cani vaganti e/o randagi;
fornire informazione e assistenza agli allevatori danneggiati sulle procedure vigenti
per la richiesta di indennizzo e sulle misure di prevenzione da adottare.
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Solo attraverso la valutazione combinata di tutte le informazioni raccolte è possibile
discriminare, in termini di minore o maggiore probabilità, tra lupo e cane quali potenziali
responsabili del danno.
Gli elementi considerati al fine di attribuire al lupo la responsabilità degli eventi sono:
localizzazione dell'evento in areali di accertata presenza del lupo;
tracce attribuibili al lupo (orme, piste, escrementi);
tipologia e numero delle ferite inferte all'animale ancora in vita, con particolare
riferimento alla potenza ed efficacia dei morsi, indicativi della capacità predatoria
dell'aggressore;
dimensione del morso (se misurabile), inteso come distanza tra i canini, superiore a
40 mm;
modalità di consumo della carcassa.
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6.3.a. Numero di eventi.
Sulla base degli elementi ritenuti utili ai fini della discriminazione della specie responsabile, gli
eventi sono stati classificati in 4 categorie:
-
classe 1: eventi attribuibili a lupo con certezza, n= 12;
-
classe 2: eventi attribuibili a cani con certezza, n= 2;
-
classe 3: eventi probabilmente attribuibili a lupo, n= 7;
-
classe 4: eventi di consumo di soggetti venuti a morte per altre cause, n= 2.
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Classe 4
Totali
Denunciati
2006
12
2
7
2
23
12
2007
12
2
12
0
26
22
Tot
24
4
19
2
49
34
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Classificazione degli eventi di predazione segnalati negli anni 2006 (a sinistra) e 2007 (a destra)
in funzione della responsabilità attribuita.
Percentuali di eventi ufficialmente denunciati nel 2006 (a sinistra) e nel 2007 (a destra).
Numero di eventi di predazione segnalati per settore.
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6.4. Analisi degli eventi segnalati nel 2006.
Caso 1. Frassaneto ­ Bardi. 15 febbraio 2006.
Piccolo gregge amatoriale lasciati libero di pascolare incustodito. Rinvenuto inizialmente un
agnello quasi completamente consumato, quindi nelle ore successive si segnalava la scomparsa
di due adulti: uno rinvenuto parzialmente consumato, del secondo si sono trovati solo brandelli
di pelle e lana nei boschi circostanti nei giorni successivi.
Caso 2. Loc. Le Chiastre ­ Berceto. 27 febbraio 2006.
Piccolo nucleo di capre detenute allo stato brado, soggetto a ripetute aggressioni da circa 2
settimane con perdita complessiva di 7 capi. Le ultime carcasse sono state rinvenute tramite
tracciatura di 2 lupi provenienti dal vicino mte Valoria.
Casi 3 e 4. Spallavera di Albareto. 30 aprile 2006.
Piccolo gregge detenuto in recinto. Le predazioni sono avvenute a distanza di 24 ore (prima un
agnello, poi 3 pecore) e sono state segnalate dopo due giorni perché avvenute in occasione di un
ponte festivo. Al momento del sopralluogo, il giorno 2 maggio, le carcasse erano in avanzato
stato di putrefazione. Rilevate comunque lesioni inferte in vita (ematomi). Nell'area sono state
rinvenute numerose orme attribuibili a cani e una sola pista con orme di dimensioni compatibili
con il lupo.

Caso 5. Fioritola ­ Berceto. 2 maggio 2006.
Branco di cavalli da carne allo stato brado: segnalata la scomparsa di un puledro neonato (cavalla
sgravata e placenta). Durante il sopralluogo si rinvengono chiazze di sangue, frammenti ossei e
brandelli di intestino.

Caso 6. Costiolo ­ Berceto. Maggio2006
Segnalata la scomparsa di 2 puledri in un branco di cavalli da carne allo stato brado. Non è stato
trovato nessun resto, si sospetta l'intervento di lupi in seguito ad un avvistamento nei giorni
precedenti di due animali che inseguivano il branco.

Caso 7. Berceto ­ maggio 2006.
Segnalata l'uccisione di 2 pecore e 1 agnello detenuti a scopo amatoriale senza le dovute
registrazioni. Allevamento già ripetutamente colpito negli anni precedenti.

Caso 8. Sivizzano ­ Fornivo. 19 maggio 2006.
Allevamento ovi caprino da reddito di grandi dimensioni. Le capre asciutte prossime al parto
vengono lasciate allo stato brado. Il proprietario segnala di avere avvistato un lupo nella giornata
precedente. Rinvenute 2 carcasse: una integra e una completamente consumata. Si segnala anche
la scomparsa dei relativi capretti neonati (n:4) e il ferimento alla gola di un adulto (curato con
successo).


Caso 9 : Corniglio, 20 maggio 2006.
Puledro femmina nato al pascolo da meno di 7 gg. La carcassa è
stata rinvenuta consumata per circa il 30 %. All'esame
necroscopico non si rilevano ferite inferte in vita, l'animale appare
in pessime condizioni fisiche e con apparato digerente vuoto. Il
consumo è attribuibile a piccoli predatori opportunisti e cinghiali.
Totale assenza di tracce di lotta e segni di presenza e marcature.
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Caso 10. Sivizzano ­ Fornovo. 29 maggio 2006.
Stesso allevamento del caso 8. Situazione analoga: una capra adulta uccisa ma non consumata,
segnalata la scomparsa di 3 capretti.

Caso 11. Passo Sillara ­ Corniglio. Giugno 2006.
Segnalata la scomparsa di un puledro di 3 giorni in un branco di cavalli allo stato brado. Dopo
quasi due mesi è stata comunque inoltrata richiesta di indennizzo sulla base del ritrovamento di
un cranio di puledro durante il sopralluogo nell'area di rendez vous del branco di lupi residente
nella zona.

Caso 12. Borgotaro. Giugno 2006.
Segnalazione informale dell'uccisione di tutti i capi di un piccolo gregge ( 5 pecore) detenuto
illegalmente a scopo amatoriale.

Casi 13;15; 17. Località Groppi Rossi ­ Corniglio. Settembre 2006.
Gregge di agnellone da latte (n = 300 capi) mantenuto al pascolo in alta val Baganza nel periodo
compreso tra giugno e ottobre, custodite durante il giorno da un pastore con cani da difesa (mal
nutriti e male addestrati). Gli animali ogni sera erano ricoverati in un recinto a rete elettrificata a
ridosso del rifugio del pastore. Nonostante l'area utilizzata per il pascolo coincidesse alla
probabile core area del branco di lupi dell'alta val Baganza (l'unico di cui si è potuto accertare il
successo riproduttivo), fino alla fine d'agosto non ha subito aggressioni. A partire da fine agosto
il pastore ha riferito di ripetuti tentativi di aggressione alle pecore durante il giorno, spesso
sventati dal suo intervento diretto o dei cani (il suo piccolo cane è stato ferito in modo non grave
per avere insistito nell'inseguimento dei lupi). Situazione apparentemente anomala, ma
giustificata dal fatto che nell'area era detenuta la cucciolata e nell'ultimo sito di Rendez Vous
utilizzato abbiamo rinvenuto i resti di almeno 2 pecore. In seguito all'ultima aggressione con
uccisione di un capo, il pastore ha contato gli animali rilevando la scomparsa di 11 capi (oltre a
quelli uccisi).

Caso
14.
S.
Cristoforo
­
Borgotaro. 9 settembre 2006.
Piccolo gregge amatoriale in
recinto con cani da guardia di
piccola taglia. Rinvenute le
carcasse di 2 adulti e due
agnellone
uccise,
solo
una
parzialmente
consumata.
Segnalata la scomparsa di una
terza pecora adulta uscita dal
recinto. Non rilevate tracce
attribuibili a lupo ma piuttosto a
cani di media taglia.



Caso 16. Vaccarezza ­ Berceto. 11 settembre 2006.
Segnalata la scomparsa di una pecora suffolk da un gregge di pecore da latte normalmente
custodito da cani e dal pastore.

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Caso 18. Passo Cisa ­ Berceto. 21 settembre 2006.
Avvistato un lupo che insegue un piccolo gregge amatoriale allo stato semi brado; segnalata
successivamente la scomparsa di un agnellone.

Caso 19. Case Maiocchi ­ Borgotaro. 2 ottobre 2006.
Piccolo gregge di circa 15 capi detenuto in un recinto isolato senza alcuna custodia. I proprietari
riferiscono di avere rinvenuto 4 animali (3 adulti e un agnellone) ancora agonizzanti nel pascolo,
con diverse ferite da morso. Solo nelle ore successive hanno osservato i propri cani sventrare un
soggetto già deceduto. Nel corso del sopralluogo sono stati ritrovati 2 dei 4 capi dispersi,
gravemente feriti e con gravi complicazioni settiche che porteranno a morte gli animali nei giorni
successivi nonostante la terapia attuata.

Casi 20; 22; 23; 24 ­ Fontane di Riano ­ Langhirano, ottobre 2006.
Piccolo nucleo di capre tibetane allo stato brado nei pressi
dell'abitato. Ripetuti episodi di uccisioni. Effettuati
sopralluoghi nei casi 23 e 24 con carcasse completamente
consumate; rinvenute orme ed escrementi attribuibili a lupo
nella zona.














Distanza tra i fori dei
canini
superiore
ai
45mm, compatibile con
il morso di un grande
canide
compreso
il
lupo.











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Caso 21. S. Maria del Taro, 14 ottobre 2006.
2 vitelli neonati (età inferiore a 7 gg) con segni di modesto consumo ad una coscia e al muso.
Nessuna ferita da morso inferta in vita, pessimo stato di nutrizione, segni di grave gastro enterite.
Nessun segno di lotta né segni di presenza di lupo nell'area.

Caso 25. Lesignano Palmia, 27 dicembre.
Piccolo nucleo di capre allo stato semibrado. Un soggetto adulto ma zoppo rinvenuto ucciso e
completamente consumato al bordo del bosco.


6.5. Analisi degli eventi segnalati nel 2007.

Caso 1. Corniglio 2 aprile.
Piccolo gregge lasciato libero nei boschi presso l'abitato anche durante la notte. Uccisi un adulto,
un agnellone e un agnello. Tracce attribuibili a lupo.

Caso 2. Berceto, 23 aprile.
Gregge ovi caprino da latte. In pieno giorno il
pastore si accorge che gli animali più distanti
rientrano precipitosamente all'ovile: nel
pascolo scorge un lupo fuggire nei pressi di
una pecora morta e trascinata nel bosco. Un
agnello e due capretti sono feriti, 2 in modo
grave da consigliarne la soppressione (frattura
della mandibola).


Capretto con la mandibola fratturata da un
morso al gola.



Caso 3. Passo Cento Croci, 7 maggio.
Vitello limousine scomparso dopo circa 7 giorni. Ritrovata la
carcassa completamente consumata. Impossibile stabilire le cause di
morte, il consumo è compatibile con un grosso predatore.






Resti del vitello rinvenuto nei pascoli del Passo di Cento Croci.

Caso 4. Berceto, 13 maggio.
Segnalata l'uccisione di pecore e capre in pieno giorno in un gregge custodito.

Caso 5. Rimagna, 20 maggio.
Segnalata scomparsa di una capra in un piccolo gregge amatoriale. Ritrovata la carcassa in un
bosco dopo circa 7 giorni, parzialmente consumata. Modalità di uccisione e consumo attribuibile
a cani.
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Caso 6. Rigoso, 24 maggio.
Segnalata scomparsa di 2 agnelli in pieno giorno.

Caso 7. Tabiano.
Gregge incustodito ricoverato durante la
notte in un piccolo recinto precario
isolato. Il pastore ha avvistato un lupo
mentre saliva al pascolo prima di
rinvenire le carcasse di una capra
parzialmente consumata e di due agnelli.

Recinzione precaria per il ricovero
notturno del gregge.


Caso 8. Corniglio, 5 giugno.
Puledro neonato trovato morto il secondo giorno dopo il parto e parzialmente consumato. Al
momento del sopralluogo impossibile stabilire le cause di morte. La cavalla ha partorito in un
recinto isolato in un bosco.

Caso 9. Valditacca, 23 giugno.
Puledro di 16 mesi, sottosviluppato e cachettico, lasciato solo in un pascolo e ritrovato morto il
giorno seguente e parzialmente consumato. La carcassa presenta una ferita alla gola anomala con
un foro piccolo su un lato ed un foro controlaterale grande con ematoma imponente e lacerazione
netta delle carotidi. Il soggetto è morto sul posto senza segni di lotta in seguito a rapido
dissanguamento (getto di sangue di quasi 3 metri) e con una breve agonia deducibile
dall'imponente edema polmonare. La carcassa è stata lasciata in sito e monitorata, rilevandone il
completo consumo nell'arco di 2 settimane. Rinvenuto un escremento dubbio (volpe o lupo?) ed
escrementi chiaramente di cane. Possibile l'uccisione fraudolenta del soggetto con arma da
fuoco.














Imponenza dell'ematoma a livello mascellare ed
evidenza di trasudato polmonare in trachea.
Il lungo getto di sangue può essersi verificato solo
In seguito alla lacerazione improvvisa delle carotidi.